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Sabato prenderà il via il campionato Primavera 2, con gli aquilotti che affronteranno il Crotone, primo scoglio di una stagione piena di insidie. Tante le società blasonate pronte a sfidare lo Spezia. Ci saranno Lazio e Ascoli (appena retrocesse dalla Primavera 1), il Cesena, fresco di promozione dalla Primavera 3 e altre solite ‘note’ della categoria. A farci il punto sulla Primavera e non solo ci pensa il Responsabile Organizzativo del Settore Giovanile, Davide Caliaro: “Il lavoro della società è stato indirizzato ad un obiettivo chiaro, creare una rosa competitiva, inserendo elementi di valore e andando a creare nuove figure nello staff volte al miglioramento della qualità. L’impressione è quella di aver assemblato una qualità importante dal punto di vista tecnico e umano. Gli investimenti importanti che la proprietà ci ha permesso di fare portano con sé delle grandi responsabilità.
L’arrivo di un nuovo allenatore vede sempre grande entusiasmo e idee nuove. La cosa fondamentale è mettere a disposizione del mister una squadra che possa permettere idee di calcio e di lavoro di livello.
Il rapporto tra settore giovanile e prima squadra è il valore aggiunto del lavoro che andremo a compiere quest’anno. Tutto questo è reso possibile dalla progettualità e da una sinergia che permetta ai ragazzi di ottimizzare la possibilità di crescere attraverso un interscambio con la prima squadra, e grazie all’interesse del Chief Football Operations Officer Pecini, del Direttore Tecnico Biso e con il supporto del Responsabile Organizzativo del settore giovanile Ghisleni.
Per una questione scaramantica è sempre complicato parlare di obiettivi. Quello che ci aspettiamo è un risultato che sia la logica conseguenza del lavoro svolto. Fortunatamente sarà sempre il campo a parlare, ma sapere di avere le premesse giuste ci dà forza, convinzione e un pizzico di maggiore responsabilità.
Nelle attività di base e agonistica abbiamo cercato di mantenere continuità negli staff tecnici, inserendo anche figure nuove, l’obiettivo da perseguire è creare mentalità e obiettivi comuni da un punto di vista metodologico, che in base alle diverse annate possa rappresentare una filosofia ben definita di lavoro e che ci aiuti a lavorare tutti in vista dello stesso obiettivo. Sappiamo che affronteremo tanti campionati competitivi, in particolare le selezioni nazionali, dove va abbinata la necessità di un percorso formativo a quella di una valorizzazione dei ragazzi.
Come detto in precedenza la figura di Stefano Ghisleni è sicuramente un valore aggiunto, porterà avanti un lavoro dal punto di vista tecnico e metodologico estremamente dettagliato e programmato con gli staff tecnici, perché il settore giovanile deve essere interpretato come una maratona e non una cento metri, quindi il percorso è lungo e ogni passaggio va programmato. L’attività di base vede un ottimo lavoro da anni qui a Spezia, coordinato da Paolo Rovani, figura che ha garantito grande continuità. Cercheremo tutti insieme di portare avanti tutto ciò che c’è di buono”.
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