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2012/2013 - Il ritorno nella serie cadetta

2012/2013 - Il ritorno nella serie cadetta

Il ritorno nella serie cadetta porta nel Golfo dei Poeti rinnovato entusiasmo, con l'ambiente aquilotto in fermento fin dai mesi estivi per quella che si pensava potesse essere una stagione da matricola terribile e comunque del tutto differente dalle ultime due stagioni trascorse in serie B, dal 2006 al 2008, con la salvezza maturata ai playout contro il Verona e la retrocessione subita nella stagione successiva. Al timone della nave aquilotta viene confermato il tecnico del ‘triplete’, Michele Serena, che insieme al direttore sportivo Nelso Ricci, punta su un gruppo totalmente nuovo, confermando solo tre giocatori dalla stagione precedente, ovvero lo spezzino Lorenzo Lollo, il laterale Nicola Madonna ed il portiere Danilo Russo, ai quali vanno ad unirsi nomi altisonanti, come quello dell'esperto Marco Sansovini, bomber di razza reduce dalla promozione ottenuta con la maglia del Pescara di Zeman e futuro capitano spezzino, insieme a quelli di Stefano Okaka e Mirko Antenucci, attaccanti di primo piano con esperienze in piazze importanti come quelle di Roma e Torino. A centrocampo arrivano Andrea Bovo, bandiera del Padova, Filippo Porcari, a sua volta simbolo del Novara appena retrocesso dalla massima serie, Paolo Sammarco, una vita in Serie A con le maglie di Udinese, Sampdoria, Chievo e Cesena ed il fantasista Davide Di Gennaro, vero e proprio pezzo pregiato del mercato estivo. In difesa il nome internazionale è quello di Dorin Goian, nazionale rumeno, arrivato a vestire la casacca bianca dopo aver indossato quella dei Rangers di Glasgow nell'ultima stagione ed aver già militato nella massima serie del campionato italiano, con la maglia del Palermo. La stagione si apre con la sconfitta al terzo turno di Tim Cup per mano del Cagliari, ma lo Spezia non sfigura, cedendo solo nei minuti di recupero alla rete di Larrivey, che fissa il risultato sul 2 a 1 in favore della formazione sarda. Tuttavia è l'esordio in campionato ad entusiasmare il pubblico spezzino, grazie al successo per 2 a 1 ottenuto in un Picco vestito a festa, contro il ripescato Vicenza di mister Breda, costretto a soccombere sotto i colpi di un incredibile Marco Sansovini, capace di entrare sin da subito nel cuore dei tifosi spezzini. L'avvio di stagione è brillante, infatti dopo il successo alla prima, arrivano anche il pari contro la corazzata Hellas Verona al Bentegodi, oltretutto ottenuto in doppia inferiorità numerica, ed il rotondo successo casalingo con il quotato Brescia, ancora nel segno dell'inarrestabile capitan Sansovini. Purtroppo a partire dalla quarta giornata qualcosa cambia e la sconfitta di Ascoli è la prima di tre consecutive, conseguite senza aver segnato nemmeno una rete. Il ritorno al successo arriva alla 7a giornata, quando, ancora Sansovini, decide il delicato match contro la Reggina. Il turno successivo è apoteosi, con gli uomini di mister Serena impongono un sonoro 5-1 al Livorno, proprio a casa dello storico rivale, lanciato verso le zone alte della classifica. Tuttavia, dopo l'entusiasmante successo contro la formazione labronica, in tredici partite arrivano soltanto due vittorie, contro Crotone e Bari, e le Aquile si piazzano a metà classifica. Nonostante il successo ottenuto alla prima di ritorno contro il Vicenza, la società spezzina decide di affacciarsi alla lunga sosta di gennaio con un nuovo mister ed un nuovo direttore sportivo: la panchina viene affidata a Gianluca Atzori, mentre a gestire le operazioni di mercato viene chiamato Pino Vitale. Nella finestra di riparazione fanno rotta verso il Golfo dei Poeti il centrocampista Gianluca Musacci del Parma, il giovane uruguagio classe ’93, Nicholas Albarracin, l'esperto portiere Enrico Guarna dall'Ascoli ed il difensore Simone Romagnoli dal Pescara, mentre si registrano le partenze di Lorenzo Crisetig e di Matteo Mandorlini. L'avventura dell'ex tecnico doriano non è delle più durature, infatti dopo l'amaro esordio casalingo contro l'Hellas Verona, arriva un solo, rocambolesco, successo contro l'Ascoli: sotto di tre reti, i bianchi riescono nell’impresa di recuperare sino al 4-3 finale, con un capitano a mezzo servizio per un problema alla caviglia che, nonostante questo, mette a segno tre reti. La pesante débâcle interna contro il Novara, vittorioso per 6-0, porta all'esonero di Atzori dopo sole cinque giornate alla guida delle Aquile; al suo posto arriva a sedersi sulla panchina spezzina l'esperto Gigi Cagni, che con ben undici risultati positivi, tra cui il netto successo contro l'Empoli, futuro finalista playoff, riesce a portare la squadra aquilotta alla salvezza con una giornata di anticipo, eguagliando inoltre il record di punti in cadetteria della società spezzina nel dopo guerra.