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2009/2011 -Dal ripescaggio al ritorno in Prima Divisione

2009/2011 -Dal ripescaggio al ritorno in Prima Divisione

La notizia arriva il 30 luglio '09: lo Spezia è tra le ripescate in Seconda Divisione; dopo l'anno di purgatorio in Serie D, arriva il meritato premio. Quando arriva la notizia, la squadra è già da una decina di giorni nel ritiro di Chatillon; al posto di comando c'è l'ex doriano Attilio Lombardo, felice di accettare la sfida Spezia, senza neppure conoscere la categoria nel quale confrontarsi. Il DS Massimo Varini, certo del ripescaggio, comincia a mettere insieme i tasselli per formare una squadra vincente, in conformità con i programmi societari e con le volontà del Presidente Gabriele Volpi. 
Dagli alti e bassi iniziali, dalle difficoltà di un gruppo tutto nuovo, dagli innumerevoli infortuni, alle dimissioni del tecnico campano, fino all'arrivo del tecnico molisano, ex Foggia e Venezia, Salvo Fulvio D'Adderio; sguardo deciso, pensieri chiari ed una ricetta semplice quanto efficace: lavoro, lavoro, lavoro. A Pavia, dopo 3 sconfitte di fila, le Aquile toccano il punto più basso della stagione arrivando ad un solo punto dalla zona play-out, ma quando tocchi il fondo, l'unica cosa che puoi fare è risalire e quella delle Aquile è una risalita tanto veloce, quanto convincente: 17 punti in 7 partite, oro in un girone che fa fatica a trovare la sua regina. Con la vittoria di Sesto San Giovanni lo Spezia è in testa insieme con Legnano, Rodengo Saiano e Sudtirol; alla 27° giornata sono 3 i punti di vantaggio dei bianchi sulle dirette inseguitrici; poi qualcosa si inceppa: infortuni, episodi sfotunati e un momento di appannamento degli uomini di D'Adderio fanno si che il Sudtirol riesca a tornare primo, con un punto di vantaggio sullo Spezia. La sfida del "Druso" tra Sudtirol e Spezia, alla 32° giornata, potrebbe rivoluzionare nuovamente la classifica, ma lo 0-0 finale lascia la situazione invariata (Aprea para un rigore a Scavone nel finale); alla penultima giornata, le Aquile battono in casa il mai domo Alghero, in una partita epica che non sarà ricordata per il gioco, ma per l'agonismo esasperato in campo; i bianchi sperano nel nuovo sorpasso, ma la grande impresa degli altoatesini, capaci di battere il Pavia al "Fortunati", rimanda i verdetti all'ultima giornata. Lo Spezia gioca a Salò una grande partita, andando sopra di 2 reti e rimanendo virtualmente campione per 34 minuti: tanto passa infatti tra il vantaggio messo a segno da Alessandro Cesarini e la rete di Marchi, rete che cosegna al Sudtirol di mister Sebastiani, la promozione diretta in Prima Divisione. 
Ai bianchi non rimane altro che giocarsi tutto ai Play Off: l'avversario è di quelli che crea non poche preoccupazioni; il Pavia è, a detta di molti, la squadra che gioca il miglior calcio del Girone A e in stagione vanta una vittoria ed un pareggio contro lo Spezia. Ma D'Adderio ed i suoi uomini non si scompongono: giocano al "Fortunati" una gara di altissimo livello, riuscendo a portare a casa la vittoria, grazie ad una rete di Elia Chianese; nella gara di ritorno, gli azzuri ci provano, ma è ancora Chianese a costringere Fogacci all'autorete, mandando lo Spezia in finale. La partita d'andata della finale Play Off, tra Spezia e Legnano, si gioca sul neutro di Lecco per indisponibilità dell'impianto "Mari" di Legnano. I bianchi dominano nel possesso palla, colpiscono una traversa in avvio con Lollo e, in apertura di ripresa, passano in vantaggio con una straordinaria rete di Alessandro Cesarini, di certo il gol più bello della stagione. Ma non hanno fatto i conti con l'orgoglio dei "lilla" capaci, nei 15 minuti finali, di ribaltare il risultato grazie ai gol di D'Onofrio e Pontarollo. Lo Spezia si gioca tutto nella partita di ritorno, quella del "Picco", il covo delle Aquile: trascinati da una folla vestita di bianco che si muove e canta all'unisono, gli aquilotti giocano una partita tosta, da squadra vera, ma alla fine dei primi 45 minuti, il risultato è ancora fermo sullo 0-0, ma i lombardi sono in 10 per l'espulsione di Bisso. Al rientro in campo lo Spezia parte deciso ad affondare il colpo: al 67' Cesarini tocca in profondità per Herzan, in tre chiudono su di lui, ma in maniera troppo energica: fallo e rigore per lo Spezia. Sul dischetto va il bomber di Follo, Alessandro Cesarini: palla in rete e pubblico in festa. E la festa diventa delirio quando, al 79' Herzan trova lo spazio per servire in area ancora Cesarini, che, con un colpo da biliardo di esterno destro, batte per la seconda volta Furlan e spedisce lo Spezia in Prima Divisione. Gioia, canti, balli, lacrime....il popolo bianco si riversa in Piazza Europa per festeggiare: dopo due anni dal fallimento, lo Spezia è tornato dove gli compete ed ora lancia la sfida alla nuova categoria. Per la nuova stagione in Prima Divisione, lo Spezia conferma tecnico e gran parte della rosa della promozione, ma i risultati iniziali, nonostante alcune buone prove di carattere, portano alla sostituizione di mister D'Adderio dopo appena cinque giornate; al suo posto arriva l'ex Ascoli Alessandro Pane. La squadra viene rinforzata con gli ingaggi di nomi importanti quali Ighli Vannucchi e Luca Saudati e otto risultati utili consecutivi portano i bianchi alle soglie della zone play-off; a gennaio si tenta il tutto per tutto per provare la promozione: vengono ingaggiati Basso, Bianchi, Buzzegoli, Fiorillo e Musetti A Sorrento è attesa la prova di maturità, ma le Aquile vengono battute sul sintetico dell'impianto campano 'Italia' e cominciano una lenta, ma inesorabile discesa verso le zone calde. Il ritiro dal calcio giocato di Luca Saudati agli inizi di febbraio, non aiuta di certo. Il 13 marzo, lo Spezia affronta in casa le Cremonese: nonostante il vantaggio iniziale e la superiorità numerica, arriva la beffa nei minuti di recupero che sancisce la prima ed unica sconfitta interna della stagione. Il Presidente Volpi in persona rivoluziona in toto l'area tecnica aquilotta, richiamando alla guida della Prima Squadra Salvo Fulvio D'Adderio, con l'obiettivo di centrare la salvezza. Il tecnico di San Martino in Pensilis raccoglie con entusiasmo la sfida e, centrata la permanenza matematica in terza serie vincendo sul difficile campo di Pagani, sfiorerà l'impresa dei play-off nell'ultima giornata di campionato a Lumezzane. Lo Spezia chiuderà la stagione al sesto posto, quello valido per l'accesso alla Coppa Italia. Ma le vere soddisfazioni dell'anno arrivano dalle giovanili: le tre formazioni nazionali, 'Berretti', 'Allievi' e 'Giovanissimi' raggiungono le fasi nazionali nei tre campionati di competenza. In particolare la formazione 'Berretti', allenata da Pietro Fusco, indimenticato capitano aquilotto, al suo esordio da mister in prima, si rende protagonista di una stagione assolutamente fantastica, centrando l'accesso alle Final Four scudetto, in programma dal 3 al 5 giugno a Bassano del Grappa.