Sciaudone: "Esordio fantastico, non potevo chiedere di meglio"

"Ho trovato un gruppo determinato a dimostrare il proprio valore e voglioso di ripagare i propri tifosi dei sacrifici fatti; piazza affamata di successi, tocca a noi sfamarla"

Dopo le parole del Direttore Sportivo, tocca al neo acquisto Daniele Sciaudone, fresco d'esordio in maglia bianca con tanto di gol alla sua ex squadra nella serata di ieri, prendere la parola e presentarsi ufficialmente alla stampa: "L'esordio? Credo che non potessi chiedere di meglio. Sono davvero contento perchè vengo da sei mesi molto duri, avevo voglia di far bene e di fare gol, pertanto entrare a gara in corso e presentarmi con una rete sotto la Curva Ferrovia è stato davvero fantastico. 

Nell'ultimo anno ho cambiato due squadre, passando da una situazione difficile come quella di Catania, nella quale non credo di aver fatto male, ma dove magari non sono riuscito ad esprimermi al meglio delle mie possibilità, ad una piazza importante come Salerno, dove per diversi motivi non sono riuscito a fare ciò di cui sono capace. Ora però non voglio più pensare al passato, intendo concentrarmi sul presente e vivere al meglio questa nuova avventura, determinato a tornare ad offrire prestazioni di livello, magari cercando di fare anche meglio rispetto ai tempi di Bari e ripagando la fiducia del DS e del mister, crescendo partita dopo partita. 

Già a gennaio c'era stata la possibilità di poter arrivare qui, ma il Catania mi volle con maggiore insistenza, pertanto alla fine, pur ringraziando Angelozzi per lo sforzo profuso nel tentativo di portarmi in Liguria, mi ritrovai in Sicilia, ma ora sono davvero felice di essere qui in una società seria, ambiziosa e con le idee chiare. Personalmente sono uno che ha bisogno di sentire la fiducia del mister e dei compagni, forse nell'ultimo anno certe cose sono mancate ed anche per questo non sono riuscito ad esprimermi al meglio.

Spero di potermi fare conoscere, di far conoscere chi è il vero Sciaudone, e voglio dare il massimo per il bene delle Aquile; il Picco è un campo meraviglioso, giocare in casa è fantastico, magari ora non è un momento facile, ma ho trovato un gruppo determinato a dimostrare il proprio valore e voglioso di ripagare i propri tifosi dei sacrifici fatti all'insegna della maglia bianca; questa è una piazza esigente, affamata ed il nostro compito deve essere quello di darle da mangiare, di nutrire la passione dei nostri tifosi, ma per farlo dovremo giocare sempre con l'intensità e l'attenzione viste ieri sera.

I tempi di Bari? C'era un gruppo stupendo, eravamo giovani e vogliosi di fare sempre del nostro meglio, in più avevamo Angelozzi che fu per noi come un padre, sempre pronto a farci sentire la propria presenza, ad incoraggiarci nei momenti difficili e bravissimo nel pesare le varie situazioni che durante una stagione possono capitare: tutto quel gruppo di calciatore gli deve tanto.

L'Arciere? Ero solito esultare come Calaiò, feci anche una battuta a tal proposito, ma una volta arrivato a Catania dovetti fare i "conti" con l'unico e vero arciere e soprattutto con suo figlio, il quale mi fece notare che solo suo papà poteva scoccare le frecce per festeggiare un gol: con Emanuele ancora oggi scherziamo spesso al riguardo e mi auguro che lui possa scoccarne tantissime altre con la maglia bianca".